Archiviata la chiusura delle principali istituzioni musicali, avvenuta il 31 dicembre 1917, la Municipalità cagliaritana decide di riavviare l’attività musicale su basi più moderne, in linea con quando accade in tutte le altre principali città italiane. Il primo atto del nuovo corso è rappresentato dalla fondazione nel 1921 dell’Istituto Musicale Cagliaritano, presto destinato a diventare Regio Conservatorio e autentico motore della musica in Sardegna.
E’ il 1921 quando, sulle ceneri delle antiche istituzioni musicali della città – la Cappella Civica, l’Orchestra del Teatro, la Banda di Cagliari e soprattutto la Scuola Municipale di Musica -, per iniziativa del Sindaco Gavino Dessy Deliperi, il Comune di Cagliari decide di avviare una struttura dedicata all’insegnamento musicale. Vede così la luce l’Istituto Musicale Cagliaritano, con sede nel vecchio Palazzo di Città, l’ex Municipio situato nello storico quartiere del Castello, accanto alla Cattedrale.

Costruito da Alfonso IV di Aragona, nel 1331, il Palazzo di Città, era stato ampliato nei secoli XVI e XVII, ma solo alla fine del XVIII era stato eseguito il rifacimento che gli conferisce l’aspetto attuale. Nella Guida pratica di Cagliari (Cagliari, Tip. Valdes, 1902, p. 115) Pietro Valdès lo tratteggia come una struttura ormai troppo angusta per le esigenze della moderna città novecentesca: sono gli anni in cui è diventato Sindaco Ottone Bacaredda, in cui Cagliari si espande verso il sud della città e la costruzione del nuovo Palazzo Comunale (1899 – 1907), davanti al Porto, conferma il definitivo spostamento dell’attività amministrativa dalla «città alta» alla «città bassa».
L’Istituto Musicale “Mario De Candia”
Lo statuto del nuovissimo Istituto Musicale prevede una quindicina di corsi, ma in realtà, nei primi anni, sono operativi solo i corsi di pianoforte, violino e violoncello. Nel 1923 l’offerta didattica si amplia, con l’inserimento effettivo delle cattedre di viola, corno, solfeggio, canto corale, flauto, clarinetto, oboe e trombone e l’Istituto, omaggiando uno dei più celebri concittadini cagliaritani, prende il nome di Istituto Musicale “Mario De Candia”. Nel 1924, quando alla direzione arriva Renato Fasano, l’ordinamento dell’Istituto si uniforma alle analoghe istituzioni statali, con scelte rigorose e professionali. L’organico viene riconsiderato e vengono istituite le cattedre di composizione, armonia complementare e storia della musica.
Nell’arco di appena due anni il De Candia diventa Liceo Musicale, con statuto proprio e autonomia amministrativa; il Comune offre nuovi spazi per la creazione di una nuova sala concerti e per l’istituzione di una biblioteca che acquisisce il patrimonio del Fondo della Cappella Civica (dove erano da tempo confluiti gli archivi musicali delle disciolte istituzioni musicali cagliaritane), costituito da un migliaio di manoscritti. Grazie all’energica attività di Fasano, il Liceo Musicale di Cagliari ottiene nel 1931 il pareggiamento con gli altri Conservatori di musica e arricchisce il corpo insegnante, adegua i programmi e potenzia la biblioteca, diventando Regio Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” nel 1939, con il decreto legge n. 1968.
Il Regio Conservatorio

in una fotografia degli anni Quaranta
Con il prestigioso riconoscimento che lo equipara alle più antiche e conosciute istituzioni musicali italiane, al Regio Conservatorio viene annessa nel 1940 l’Istituzione per i Concerti, ovvero l’ente che, con finanziamenti pubblici, diventerà il fiore all’occhiello della musica in Sardegna e che per statuto dovrà essere guidata dal Direttore del Regio Conservatorio.
La prima sala da Concerto è la vecchia Sala Consiliare dell’ex Palazzo di Città, rapidamente intitolata ad Alessandro Scarlatti, che era già stata aperta al pubblico nel 1936 dopo essere stata restaurata, ed era dotata di circa 500 posti, un grande organo e un ottimo pianoforte. La sala Scarlatti è destinata ad accogliere le principali manifestazioni musicali della città e, in particolare, i concerti da camera, mentre le opere e i concerti sinfonici, per ragioni di spazio, sono ovviamente ospitati al Teatro Civico e al Politeama Regina Margherita.
Durante la seconda Guerra mondiale la città di Cagliari subisce dei bombardamenti devastanti e l’ex Palazzo di Città subisce danni molto seri. Per ragioni di sicurezza i cagliaritano sfollano in altre località dell’Isola e anche l’attività del Regio Conservatorio di Cagliari è sospesa. Il Conte Raimondo Orrù, Presidente dell’Istituzione, ospita a Gesturi l’Amministrazione e la Direzione della scuola. Al suo fianco Oscar Crepas, infaticabile come sempre, diventa il reggente dell’istituto dal 1943 al 1947, mentre Renato Fasano continua da Palestrina (dove è sfollato) a seguire tutte le vicende del Conservatorio cagliaritano.
Grazie a loro e all’ex Sindaco di Cagliari Gavino Dessy Deliperi, alla fine del conflitto l’attività musicale può ricominciare: Fasano riprende la direzione del Conservatorio e le chiese di Sant’Agostino e di Sant’Anna danno asilo a solisti e piccoli complessi. Il 3 marzo 1947 si inaugura il nuovo Teatro Massimo: sala capiente, 2000 posti, di struttura essenzialmente lineare e di acustica non memorabile, nell’attività dell’Istituzione dei Concerti prenderà necessariamente il posto del Teatro Civico e del Politeama Regina Margherita, entrambi distrutti tra il 1942 e il 1943.
Intanto, dopo le pressanti sollecitazioni di Fasano al Ministero della Pubblica Istruzione a Roma, viene restaurata l’ex Chiesa di Santa Teresa (situata in Piazzetta Dettori nel quartiere della Marina) per adibirla ad Auditorium del Conservatorio; al completamento dei lavori, l’ex Chiesa diventa la sede abituale delle manifestazioni musicali della scuola, ospitando i più illustri interpreti del periodo.
La lunga direzione di Renato Fasano si chiude nel 1952, ma a Cagliari l’ex direttore tornerà più volte: nel 1953 – proprio in occasione dell’inaugurazione dell’Auditorium Comunale di Piazzetta Dettori alla guida del suo celebre complesso “I virtuosi di Roma” – e, nel 1977, per presenziare all’inaugurazione dell’Auditorium del Conservatorio di via Bacaredda progettato, insieme al nuovissimo Conservatorio, proprio da un suo allievo di pianoforte, l’Ingegner Paolo Porceddu.
Il nuovo Conservatorio di Musica
Il Direttore Tito Aprea, sostenuto dal Senatore Luigi Crespellani (Presidente dal 1955 al 1967 del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio e dell’Istituzione dei Concerti) e poi dal suo successore Flavio Dessy Deliperi, ottengono infatti la realizzazione del nuovo Conservatorio e del suo annesso Auditorium. Nel 1971, il Conservatorio di Musica lascia l’ex Palazzo di città per il modernissimo stabile di via Bacaredda ( più precisamente, Piazza Porrino): Il nuovo Conservatorio, con le sue spaziose aule, isolate acusticamente, è riconosciuto come uno dei Conservatori più moderni e funzionali d’Italia. Il 4 giugno 1977, il Direttore Nino Bonavolontà inaugura con un grandioso concerto il nuovo Auditorium.

Dagli anni Settanta l’attività del Conservatorio di musica di Cagliari è stata sempre più energica e, guadagnato con la Riforma lo status di Istituzione di grado universitario, il Palestrina ha affrontato in questi ultimi anni altre importanti trasformazioni. La principale è che i Corsi istituiti dalla Legge di Riforma 508/99 sono finalmente diventati Trienni Ordinamentali, ormai equiparati a tutti gli effetti ai Trienni Universitari. Tutto ciò, come è evidente, ha implicato nuovi piani di studio e nuovi programmi, volti al raggiungimento di una maturazione musicale e culturale esauriente e completa.
Dopo la conclusione della lunga direzione di Renato Fasano, il Conservatorio di Cagliari è stato guidato dal compositore Antonio Veretti (dal 1953 al 1955), dal violinista e docente di viola Oscar Crepas (reggente nel 1955-56 e nel 1959-60), dal compositore Ennio Porrino (dal 1956 fino alla prematura scomparsa nel 1959), dal compositore Franco Margola (dal 1960 al 1962), dal citato pianista Tito Aprea (dal 1963 al 1975), dal direttore d’orchestra Nino Bonavolontà (dal 1976 al 1990), dal direttore d’orchestra Angelo Guaragna (dal 1990 al 1991), dal pianista Eugenio De Rosa (dal 1991 al 1992), dal direttore d’orchestra Massimo Biscardi (dal 1992 al 1998), dalla pianista Maria Gabriella Artizzu (dal 1998 al 2011), dalla pianista Elisabetta Porrà (dal 2011 al 2017), dal violinista Giorgio Sanna (2017-2020) e dalla pianista Aurora Cogliandro (dal 2020 ad oggi).
Bibliografia essenziale
MARIA LUISA FASANO CAO, Il Conservatorio di Musica “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, Firenze, Le Monnier, 1953.